Oleificio Barbera
Oleificio Barbera
Allora era in uso tra i notabili palermitani spostare la residenza fuori dal centro abitato così da arricchire le proprietà di ampi e lussureggianti parchi.
Nella tenuta di San Lorenzo ai Colli Lorenzo Barbera, capostipite della famiglia, uomo dalla forte tempra, insieme al fratello Vincenzo avvia la propria azienda agricola, dedicandosi prevalentemente alla coltivazione di olive ed agrumi.
La produzione dell'olio trova un immediato riscontro sul mercato e ben presto nel 1894, da un importante sodalizio con i Florio, una delle famiglie più potenti e in vista di quel tempo, nasce la società ?Oleifici Siciliani?. Da questa data prende inizio la lunga e fortunata storia dell'olio siciliano di qualità nel mondo.
Di quegli anni sono i primi indimenticabili successi dell'azienda "Premiati Oleifici Siciliani" che comincia l'ascesa verso i mercati esteri, collezionando onorificenze e premi di grande prestigio. Nel 1900 all'Esposizione Internazionale di Parigi, in occasione dell'inaugurazione della Tour Eiffel, Lorenzo Barbera vince ben quattro medaglie d'oro e altre due al Grand Prize di Sant Louis negli Stati Uniti.
A seguito di quei prestigiosi riconoscimenti le richieste del mercato si fanno sempre più insistenti tanto da indurre Lorenzo ad incrementare la produzione dell'olio e a stringere rapporti commerciali con le aziende agricole confinanti. Nel 1910, eletto deputato alla camera, Renzo passa il testimone al figlio Manfredi senior le cui innate qualità imprenditoriali non tardano a dare nuovo impulso alla produzione e commercializzazione del prodotto. A lui si devono alcune tra le più innovative e riuscite innovazioni.
A quel tempo l'azienda consegnava il suo olio in barili alla Compagnia di Navigazione Italia ma Manfredi, su invito dell'allora direttore generale, predispose delle bellissime oliere artigianali in vetro di Murano per il ristorante di bordo con il marchio aziendale in rilievo. Il successo fu tale che, scelti altri tipi di bottiglie, l'azienda cominciò a commercializzare l'olio in confezioni di vetro lasciandosi alle spalle i vecchi otri di olio sfuso come un ricordo del passato.
In pieno boom economico, negli anni '60, Manfredi mette a punto un'altra novità per il mercato: "l'olio mosto" non filtrato, naturale, così come appena uscito dalla macina, imbottigliato dopo naturale decantazione.
Di lì a poco, grazie alla competenza ed il palato da fine intenditore, viene nominato per designazione del COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) arbitro per le controversie in materia di oli di oliva vergini. Da questo momento in poi l'azienda prende l'attuale denominazione di "Manfredi Barbera & Figli S.p.A."
Nel frattempo ad affiancare Manfredi senior entra in azienda il giovane figlio Lorenzo detto Renzino, terza generazione della famiglia, uomo dalla personalità eclettica e geniale. Si distingue come poeta eccellente ma non disdegna il legame con la terra e le tradizioni; nei suoi versi canta l'amore per l'ulivo e le asperità della sua Sicilia. A lui si devono le lungimiranti scelte nel marketing e nella comunicazione.
La storia della famiglia Barbera ci porta fino ad oggi, e vede protagonista Manfredi Barbera, rappresentante della quarta generazione della famiglia, che da oltre vent'anni conduce con passione ed intuito l'azienda coniugando l?amore per la tradizione con l'apertura a tutte le opportunità offerte dalla tecnologia moderna, tendendo principalmente al perfezionamento della qualità ed alla internazionalizzazione dell'azienda. Sue le vincenti intuizioni sulla diversificazione dei prodotti e sull'accattivante ed originale appeal del packaging.
Al figlio Lorenzo, quinta generazione, di appena quattro anni, dedica il primo olio denocciolato: "Lorenzo n°5", frutto della gustosa cultivar Nocellara del Belice, nominandolo testimonial di uno dei prodotti più pregiati. Passione, territorio, intraprendenza sono gli ingredienti che hanno fatto dei prodotti dell'azienda Barbera i veri ambasciatori della qualità della Sicilia nel mondo.
La "Manfredi Barbera & Figli S.p.A." è oggi una delle più evolute aziende olearie nel panorama internazionale. Produce prodotti eccellenti, ottenuti ed imbottigliati seguendo i più alti standard qualitativi ed igienico alimentari. Le Terre "Per fare un'olio come il mio è necessario prima scegliere gli uomini, poi i terreni e poi le olive". Parole di Manfredi Barbera in perfetta sintonia con lo spirito dei suoi predecessori e con i ritmi cadenzati della natura.
Grazie all'esperienza e competenza acquisite in più di un secolo di attività, vengono individuate le zone maggiormente vocate alla coltivazione degli ulivi, per caratteristiche microclimatiche, altitudine, tipologia dei terreni, esposizione. Si sono delineate più di dieci zone ubicate soprattutto nella parte occidentale dell'isola tra le province di Trapani, Agrigento, Palermo che producono numerose cultivar autoctone, dalla Nocellara alla Biancolilla, dalla Cerasuola all'Ogliarola e altre minori locali.
Su ciascuna zona viene effettuata una severa e rigorosa selezione delle migliori olive appartenenti alle diverse cultivar con caratteristiche assolutamente distintive per densità, colore, profumo e gusto. Tutte le fasi della coltivazione, dalla potatura alla raccolta sono costantemente monitorate dall'azienda. Le olive sono raccolte a mano con leggero anticipo, messe in cassette e portate in giornata ai frantoi partner dell'azienda più vicini ai campi di coltivazione.
La prima fase nel processo di produzione dell'olio è la pulitura: le olive passano attraverso il defogliatore in cui vengono aspirate le foglie, poi attraverso una griglia vengono liberate da eventuali pietruzze ed infine lavate in acqua fresca.
Segue la frangitura da cui si ottiene la pasta di olive; la terza fase è la gramolazione in cui la pasta viene rimescolata di continuo: i vacuoli, cellule di cui è costituita l'oliva, si rompono e cominciano a cedere l'olio.
Nella quarta fase, l'estrazione, avviene la separazione tra acqua, olio e sansa e si ottiene l'olio extra vergine di oliva. Infine l'olio così selezionato viene fatto decantare in cisterne di acciaio per un periodo variabile da due a dieci settimane ed infine confezionato.